Simbolo dello scarabeo nero dipinto sul muro esterno del Castello di Milazzo a picco sul mare

Lo Scarabeo del Castello di Milazzo: simbolo misterioso tra arte e pietra

🧱 1. Introduzione

Tra le mura antiche del Castello di Milazzo, sospeso tra pietra e mare, si nasconde un dettaglio che sfugge alla maggior parte dei visitatori. Nessun cartello lo indica, nessuna guida lo menziona apertamente. Eppure, chi lo scopre, rimane colpito: un enigmatico scarabeo nero, dipinto su una parete esposta al vento, a picco sul blu del Tirreno.

Questo simbolo, che alcuni scambiano per un occhio, altri per un segno rituale, è molto più di un semplice graffito. È una traccia indelebile di arte, mistero e memoria, incisa nel cuore di una fortezza millenaria.
In questo articolo ti porteremo alla scoperta dello scarabeo del Castello di Milazzo, analizzandone l’origine, il significato e il contesto storico in cui nasce.

Se vuoi conoscere la storia completa della fortezza, leggi anche la nostra guida storica al Castello di Milazzo.

🪲 2. Che cos’è lo Scarabeo?

Lo scarabeo del Castello di Milazzo si presenta come un segno nero essenziale, tracciato con pochi gesti rapidi, quasi istintivi, ma studiati. La forma è ambigua e affascinante: per alcuni richiama un insetto sacro, per altri un occhio vigile rivolto verso il mare aperto.

È dipinto su una parete liscia e verticale, proprio sull’angolo vivo di un bastione meridionale, rendendolo visibile sia frontalmente sia di lato. Questo dettaglio architettonico non è casuale: lo scarabeo domina il paesaggio con la stessa funzione che aveva un tempo una feritoia o una bocca di fuoco — controllare, vigilare, segnare il territorio.

Il tratto nero risalta sullo sfondo chiaro della pietra, creando un contrasto quasi grafico, da manifesto urbano, ma immerso in un contesto medievale. È proprio questo contrasto a renderlo tanto potente: un elemento moderno in una cornice antichissima.


🖋 3. Origine e autore

Dietro il misterioso scarabeo si cela una firma ben precisa. L’opera fu infatti realizzata negli anni ’80 da Emilio Isgrò, uno dei più importanti artisti concettuali italiani del Novecento, noto per le sue cancellature poetiche e i suoi interventi pubblici su scala monumentale.

Il simbolo venne dipinto nell’ambito di un progetto di rivalutazione artistica degli spazi storici siciliani, promosso da enti culturali locali, con l’intento di creare un ponte tra passato e presente. Non si tratta dunque di un atto vandalico, ma di un’opera d’arte contemporanea pienamente consapevole, inserita nel contesto della fortezza per generare spaesamento e riflessione.

L’artista ha spesso spiegato come le sue opere nei luoghi pubblici siano segni provocatori di resistenza culturale, capaci di dialogare con la memoria e di alterare la percezione dello spazio storico.

🔗 Maggiori informazioni sulla poetica e le opere di Emilio Isgrò si trovano sul sito ufficiale dell’artista: https://www.emilioisgro.info

🧿 4. Significato simbolico

Il simbolo scelto da Emilio Isgrò non è casuale. Lo scarabeo, nella cultura egizia e mediterranea, è emblema di rinascita, protezione e ciclicità. Rappresenta il sole che rinasce ogni giorno, l’energia che si rigenera, ma anche la custodia del mistero e della conoscenza.

Dipingerlo sul bordo di un bastione affacciato sul mare trasforma il segno in una soglia: un punto di passaggio tra la fortezza e l’infinito, tra la roccia e l’acqua, tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il fatto che il simbolo sembri vigilare sull’orizzonte amplifica la sua funzione protettiva, quasi fosse un “occhio sacro” installato a difesa della memoria.

Non mancano interpretazioni più esoteriche, che vedono nel segno un riferimento a simboli iniziatici, o a graffiti rituali impressi nei luoghi carichi di potere.

🔗 Per approfondire il significato simbolico dello scarabeo, si veda l’analisi di Enciclopedia Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/scarabeo

🌫 5. Misteri e leggende

Lo scarabeo del Castello di Milazzo è oggi circondato da un’aura di mistero che cresce con il passaparola. Chi non conosce la sua origine artistica, lo interpreta come un antico simbolo inciso dai normanni, dagli arabi o addirittura dai templari. Alcuni lo considerano un segno di protezione magica, altri un semplice “occhio” dipinto per tenere lontani gli spiriti maligni.

In rete circolano racconti, fotografie e teorie: c’è chi sostiene che di notte lo scarabeo rifletta la luna con un’intensità particolare, e chi afferma che non si riesca mai a fotografarlo frontalmente, come se sfuggisse alla memoria digitale.

Queste storie, pur prive di fondamento storico, contribuiscono a rendere il simbolo parte integrante della mitologia del castello, che nei secoli ha accumulato racconti di fantasmi, apparizioni e passaggi segreti.

Se ti incuriosiscono le leggende della fortezza, leggi anche la nostra raccolta completa dei misteri del Castello di Milazzo

🧱 6. Stato attuale e accessibilità

Lo scarabeo è ancora perfettamente visibile, nonostante il passare degli anni e l’esposizione diretta agli agenti atmosferici. Si trova su una parete liscia esposta a sud-est, al limite della cinta muraria che affaccia verso il mare, in una zona non sempre segnalata nei percorsi turistici ufficiali.

Per osservarlo da vicino, bisogna uscire dal tracciato principale e costeggiare il bastione esterno, oppure individuarlo da una delle terrazze panoramiche superiori. La posizione defilata è forse uno dei motivi per cui molti visitatori lo ignorano del tutto.

Attualmente, il Castello è oggetto di interventi di valorizzazione e manutenzione, ma lo scarabeo non è mai stato rimosso, segno della sua accettazione come parte integrante dell’identità del luogo.

🔗 Per conoscere lo stato attuale del complesso monumentale, consulta la scheda ufficiale sul portale BeWeB del Ministero della Cultura:
https://beweb.chiesacattolica.it/beni/95757/

📍 7. Dove si trova esattamente

Lo scarabeo si trova in una zona marginale ma visibile del Castello di Milazzo, precisamente sulla parete angolare del bastione sud-est, rivolta verso il mare. La posizione è panoramica e scenografica: la parete si erge direttamente sopra il costone roccioso, affacciandosi su un tratto di costa frastagliata e sull’orizzonte tirrenico.

📌 Coordinate GPS approssimative:

38.22994, 15.24215
🔎 Inseriscile in Google Maps per identificare il punto esatto.

Per trovarlo con facilità durante la visita, ti consigliamo di consultare anche la nostra mappa interattiva del Castello di Milazzo, dove sono segnalati tutti i punti di interesse meno conosciuti.

🎯 Curiosità

Lo scarabeo è visibile in modo ottimale solo nelle giornate nuvolose, quando la luce diffusa evita riflessi sulla superficie chiara del muro. In pieno sole, infatti, il contrasto si attenua e il simbolo può passare inosservato, mimetizzandosi con la pietra.

In molti casi, i turisti lo notano solo riguardando le fotografie a casa, scoprendo con sorpresa che avevano immortalato un dettaglio carico di significato senza accorgersene.

🔍 Dettaglio simbolico

Lo scarabeo è posizionato esattamente sull’angolo vivo del bastione, un punto architettonico insolito ma perfettamente visibile da due prospettive diverse. Questa scelta enfatizza il suo ruolo di “sentinella”, come se fosse un occhio vigile a protezione del castello.

La superficie su cui è stato dipinto è una lastra uniforme di intonaco, più liscia rispetto al resto del muro: quasi fosse stata preparata appositamente per accogliere il simbolo, come una sorta di altare laico inciso sulla fortezza.


❓ Fatto sorprendente

Nonostante la sua evidente presenza visiva, lo scarabeo non è menzionato in nessuna guida ufficiale, né appare sulle mappe del percorso turistico del castello. Nessun pannello informativo lo descrive, nessuna targa ne spiega la storia.

È uno dei pochissimi esempi di opera d’arte contemporanea sopravvissuta “fuori catalogo”, visibile solo a chi ha occhi attenti — o fortuna.


Domande frequenti

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